Storia di libri unici dai colori pastello: Adelphi

La trasformazione dell’editoria italiana con Adelphi, la casa editrice della fratellanza.

La nascita di Adelphi

Adelphi nasce nel 1962 a Milano, da un progetto dell’imprenditore Roberto Olivetti e del critico letterario Luciano Foà, unitamente al contributo fondamentale di illustri collaboratori. Tra questi ultimi figurano l’intellettuale Roberto Bazlen, cui si deve la brillante idea di donare nuova vita a quei cosiddetti libri unici mai pubblicati e lo scrittore Roberto Calasso, che assumerà la guida della casa editrice in veste di direttore editoriale nel 1971 e di presidente nel 1999.

Il nome e il logo della casa editrice

Interessante è la scelta del nome della casa editrice. Adelphi deriva dal termine greco ἀδελφοί, letteralmente “fratelli, sodali”, simbolo del rapporto di fratellanza tra i suoi soci fondatori.

A rappresentare graficamente l’Adelphi è invece un antico pittogramma cinese “della luna nuova”, simbolo di morte e rinascita, che ritrae due figure umane sopra una mezzaluna.

Le prime collane e il successo di Adelphi

La prima collana Classici viene inaugurata nel 1963, cui seguiranno Saggi nel 1964 e Biblioteca Adelphi nel 1965. Oggi la produzione Adelphi conta numerose collane come Piccola Biblioteca Adelphi, Biblioteca scientifica, Fabula o Adelphiana, spaziando tra diverse tematiche e tipologie testuali.

Il successo della casa editrice è determinato dallo sviluppo di una linea editoriale che intraprende strade del sapere fino a quel momento sconosciute o trascurate, dando spazio ai sopracitati libri unici cui non era mai stata attribuita la giusta importanza. Il punto di forza è, dunque, la capacità di far conoscere opere letterarie, filosofiche e scientifiche attraverso un approccio totalmente nuovo e originale, restando sempre coerente nel proporre testi complessi in modo sorprendente.

La scelta grafica

A tal proposito, è importante la scelta di una grafica dalle caratteristiche che la rendono inconfondibile: eleganza, semplicità e linearità per un pubblico d’élite e non solo. A rafforzare l’identità di Adelphi è allora la cura a livello formale ma anche estetico. Dal colore pastello delle copertine o la scelta delle immagini mai lasciata al caso, alla carta opaca utilizzata, i libri riescono con estrema facilità a distinguersi dai concorrenti.

Strategie di comunicazione

Per raggiungere un pubblico di lettori ancora più ampio e adattarsi ai moderni strumenti di comunicazione, Adelphi riconosce l’importanza di distinguersi anche attraverso l’uso dei social network o degli eBook distribuiti dalle principali librerie online. Tra le strategie mediatiche utilizzate vi sono il dialogo diretto con il pubblico all’interno delle pagine social (Facebook, Instagram, Twitter), le condivisioni, i commenti e tutto ciò che comporta la potenza della pubblicità online.

In conclusione, come la stessa Adelphi dichiara all’interno del suo sito web ufficiale, a determinare  l’enorme successo di una delle case editrici più famose del panorama italiano, sono soprattutto i valori cui si ispira: integrità, centralità del lettore/cliente, passione, coraggio e continua apertura al cambiamento.

 

Nicoletta Lo Cascio