Divertirsi con i giochi da tavolo: proposte per le festività in casa

Giochi da tavolo

Quale può essere un momento migliore se non quello delle festività natalizie per stare tranquillamente a casa a giocare e divertirsi con i giochi da tavolo? Leggete il resto dell’articolo per scoprire i nostri consigli su come condividere il tempo insieme, stando a casa, durante queste festività così particolari!

Gioghi da tavolo: trova la parola giusta!

Per queste festività abbiamo deciso di consigliarvi dei giochi da tavolo che si basano sulla scelta delle parole giuste; infatti, soltanto ragionando sui vocaboli più appropriati da scrivere sul tabellone o da pronunciare alla propria squadra – a seconda del gioco che sceglierete di fare – sarà possibile avviarsi speditamente verso la vittoria, a meno che i/le vostri/e avversari/avversarie non siano più esperti/e di voi o non abbiano scelto con più accortezza le parole da usare!

Abbiamo pensato a due giochi in particolare; uno, la cui storia è lunga e può contare ormai su una fama consolidata negli anni e l’altro che, pur essendo di nascita più recente, ha già ottenuto un grande successo e si prepara ad avere un radioso futuro. Si tratta di Scarabeo e Taboo: scopriamoli insieme!

Giochi da tavolo basati su ragionamento e concentrazione: Scarabeo

Nascita e regole generali

Scarabeo nasce intorno alla fine degli anni ’50 e rappresenta la versione italiana di un altro gioco da tavolo che lo precede per fama, Scrabble. I/Le giocatori/giocatrici, che possono oscillare da un minimo di 2 a un massimo di 4, si trovano davanti un tabellone composto da 17 caselle per lato e un sacchetto che contiene 130 lettere. Ogni giocatore/giocatrice dovrà pescare, a inizio partita, 8 lettere attraverso le quali dovrà comporre una parola, da inserire sul tabellone, che abbia senso compiuto. Ogni singolo/a giocatore/giocatrice, alla fine del suo turno, dovrà pescare la stessa quantità di lettere usata per comporre la parola, in modo da ritornare ad averne 8. Questo procedimento si dovrà ripetere fino all’ esaurimento delle lettere presenti nel sacchetto. Posta la prima parola, il/la giocatore/giocatrice successivo/a dovrà intersecare la propria con almeno una delle lettere della parola già presente. Il gioco prosegue in questo modo, tra incroci di parole e progressivo aumento della difficoltà dovuto al fatto che diventa sempre più complicato inserire la propria parola tra le tante lettere presenti e far sì che si incroci in maniera appropriata con queste.

Le varie lettere – a seconda che siano consonanti più o meno usate, vocali o jolly – avranno punteggi differenti che si possono incrementare ponendo la parola o la sigla (sì, si possono inserire anche le sigle, fatelo!) in particolari punti del tabellone.

Divertimento assicurato e molto di più

Il divertimento che si prova giocando a Scarabeo deriva da tanti aspetti che si sommano insieme; si tratta, infatti, di un gioco che implica ragionamento e concentrazione, ampiamente ripagati dalla soddisfazione provata nel creare una buona parola o nel raggiungere un buon punteggio con il quale battere l’avversario. Inoltre, Scarabeo rappresenta una buona occasione per imparare nuovi termini o per essere incentivati a farlo.

Ma non è tutto, è davvero un buon modo per condividere dei momenti insieme; si ride e si scherza quando, inevitabilmente, uno dei giocatori comincia a insistere nel voler inserire una parola che non ha palesemente senso, soltanto perché non riesce a trovarne un’altra più adatta; si ironizza quando tutto sembra combaciare ed essere predisposto affinché un/una giocatore/giocatrice ottenga un’enorme quantità di punti, fino a che non si rende amaramente conto che quella piccola, innocua sigletta, che si viene a creare dall’incrocio, non esiste e tutti i suoi piani vanno all’aria, costringendolo/a a rifare tutto daccapo. Durante il gioco, inoltre, grazie alla tranquillità che si viene a creare, capita spesso di cominciare a conversare, di raccontarsi un aneddoto buffo, un avvenimento di cui non si era mai parlato, una storia da ricordare; insomma si comincia a comunicare, nel senso più bello del termine. Si genera un clima che probabilmente non riuscirete a dimenticare e che vi lascerà quel calore in grado di scaldarvi quando sentirete quella tranquillità più lontana.

Insomma Scarabeo non serve solo per trovare le parole sul tabellone ma anche per trovare le parole per dialogare tra noi!

Giochi da tavolo veloci e dinamici: Taboo

Origine e regole del gioco: evita di subire il fastidioso suono del buzzer!

Passiamo a Taboo. Come abbiamo detto all’inizio di questa storia sui giochi da tavolo, Taboo è di nascita più recente rispetto a Scarabeo; infatti, è della fine degli anni ’80, precisamente del 1989. Si tratta di un gioco molto diverso da Scarabeo che però ha in comune con questo la ricerca delle parole e un ragionamento sulla loro scelta, che deve avvenire con maggiore rapidità e prontezza rispetto a quanto accade quando ci si trova davanti il tabellone e 8 lettere.

Per iniziare a giocare a Taboo bisogna essere un minimo di 4 persone, mentre la quantità massima non è specificata; si possono formare 2 squadre formate da diverse persone che cooperano insieme nel trovare la parola giusta e dirigersi verso la vittoria. L’obiettivo del gioco è quello di far indovinare alla propria squadra la parola scritta sulla carta, che di volta in volta viene pescata da ogni singolo concorrente, senza che questo pronunci le parole dette taboo ossia proibite, pena la perdita di un punto e l’avvio del fastidiosissimo suono del buzzer che uno dei membri dell’altra squadra comincerà a farvi risuonare nelle orecchie. Le parole proibite sono quei 5 termini che si collegano facilmente e intuitivamente alla parola principale da far indovinare: è dunque molto difficile evitare di farseli scappare mentre si fatica a far indovinare la squadra, rimanendo nei tempi dettati dalla clessidra. Un esempio di termine da indovinare potrebbe essere la parola “cane”, le cui parole associate e proibite potrebbero essere “abbaiare”, “gatto”, “guinzaglio”, “passeggiata” e “ciotola”: si dovrà quindi cercare di far arrivare la squadra alla soluzione senza pronunciarle. Più parole vengono indovinate dalla squadra, più si procede con la propria pedina verso il traguardo e l’agognata vittoria.

 Affinità e risate alla ricerca della soluzione giusta

Le motivazioni che rendono il gioco tanto divertente sono svariate: innanzitutto si tratta di un gioco molto dinamico, in cui velocità e prontezza, nelle scelta della parola da parte del concorrente e nella risposta giusta da parte della squadra, devono regnare sovrane. Nel caso queste dovessero mancare, comunque il divertimento non solo rimane assicurato ma forse viene quasi raddoppiato; infatti, battute, risate e divertenti motteggi nei confronti della squadra con meno punti cominciano a prendere il sopravvento, generando un clima festoso e allegro. Diciamo che quello che si viene a creare non è un clima adatto nel caso in cui la squadra con il punteggio peggiore sia composta da partecipanti permalosi/e e poco inclini ad accettare la sconfitta. Ma non è detta l’ultima parola; infatti, anche i meno disposti a perdere possono così imparare un po’ di sana sportività e autoironia.

Un altro aspetto interessante del gioco riguarda l’affinità tra i/le giocatori/giocatrici. Infatti, molto spesso, quei membri di una squadra che hanno condiviso più esperienze e avventure insieme, sono maggiormente in grado di trovare quella sintonia tale da arrivare subito alla parola da indovinare; questo perché si possono escogitare più soluzioni o rimandare a più episodi condivisi insieme che, in un modo o in un altro, si ricollegano alla specifica parola da indovinare.

Insomma, trovare le parole con Taboo non significa solo indovinare e vincere ma anche sondare la sintonia e le affinità con i/le propri/proprie compagni/e di squadra!

Flavia Palieri